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Visibilità, una parola chiave

Visibilità, una parola chiave
Che cosa significa oggi visibilità? Cosa significa farsi trovare, farsi riconoscere...significa in pratica aumentare il volume di affari di un'azienda, di un'attività commerciale, significa rendere un prodotto, un marchio, un brand conosciuto ai più, desiderato, ricercato, rendersi indispensabili al mercato, significa dare luce ad un personaggio, dargli voce e parole, renderlo riconoscibile e affidabile.. Visibilità è oggi il sostantivo chiave della Comunicazione. Pubblicità è un vecchio nome ma non esiste più, esiste la Comunicazione, quella con la C maiuscola, perché ormai ha fagocitato tutto quanto significa DIRE, PARLARE, RACCONTARE, MOSTRARE… Ecco perché 365 modi per dire agli altri chi sei e cosa fai perché ogni giorno c’è una nuova idea per parlare di te e noi ce l’abbiamo. Comunicare ormai è il senso definitivo del porgersi agli altri, è l'immagine delle parole, parole che si muovono e raggiungono l’obiettivo, il pensiero che diventa messaggio. Ma non solo, non c’è soltanto l’immagine, e nemmeno solo la penna o la tastiera: c’è la voce. La voce che dice, che annuncia, che racconta, la voce che parla di te... Le soluzioni sono davvero molteplici, sfaccettate e assolutamente creative. Chiedi di noi...verificherai che possiamo essere una garanzia per la tua promozione sociale!!

Dire, fare, parlare, trecentosessantacinque modi per dire agli altri chi sei e cosa fai...

Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura"
Johann Wolfgang Goethe






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mercoledì 21 settembre 2011

Ciò che vedo in Città incontra i membri del fans group di Facebook, l'incontro all'Iperion: "A breve la costituzione dell'Associazione"


La Social Community di Ciò che vedo in Città incontra i membri del fan group di Facebook, l’incontro all’Iperion: "Ci vedremo in quella che poteva essere una piazza dei servizi per Caserta.
A breve la costituzione dell'Associazione
."


Ciò che vedo in Città, (www.facebook.com/ciochevedoincitta) la social community di Facebook che sta raccogliendo attorno a sé numerosi gruppi di cittadinanza attiva e cittadini desiderosi di essere protagonisti nella vita pubblica della città, in vista della prossima costituzione ad Associazione di volontariato e sulla scia della campagna di aggregazione avviata in questo mese: PIU’ SIAMO PIU’ CONTIAMO, ha organizzato due giornate di incontri tra i suoi membri. Il primo incontro avvenuto martedì 19 settembre ha testato l’interesse dei componenti il gruppo e illustrato gli intenti e le finalità del movimento.

Nel corso del primo minimeeting  - spiega Mariagrazia Manna, fondatrice della community – abbiamo avuto la conferma che l'obiettivo comune è lo stesso per tutti: migliorare e incrementare la qualità della vita sul territorio urbano e provinciale, con ogni strumento, idea, mezzo a nostra disposizione. Per raggiungere tale meta, abbiamo tutti convenuto sulla necessità di costituire l'Associazione di Volontariato Ciò che vedo in Città al più presto. Attraverso l'Associazione, avremo dunque una veste giuridica che ci consentirà di muoverci sul territorio e operare in linea con i dettami e le richieste di natura burocratica e amministrativa delle città nelle quali viviamo, ma altresì potremo porre in essere delle iniziative concrete e trasformare in fatti le molte parole che ci hanno permesso di conoscerci su FacebookAvremo un anno di tempo per dimostrare che la vita associativa di questo gruppo è reale e fattiva e poter dunque assurgere ad Associazione Onlus e a quel punto davvero operare concretamente”.

La prossima riunione, sabato 24 settembre alle ore 12.00 vedrà una partecipazione più ampia e si terrà all’Iperion. La scelta della famigerata struttura cittadina è abbastanza voluta, si vuole utilizzare quello che doveva essere uno spazio cittadino a disposizione dei cittadini e che invece è poi diventato una sorta di cimitero del commercio. Si terrà dunque qui il primo Flash Mob di Ciò che vedo in Città, un po’ per ridere e un po’ per riflettere: quanti saranno i convenuti? dove si siederanno a discutere? Ogni partecipante all’incontro, può dunque, se vuole e se può, portare da casa con sé uno sgabello, un seggiolino, uno scatolo, insomma una seduta, poi foto a volontà ed un MESSAGGIO: “Ciò che vedo in Città chiede lumi sulla fine dell'Iperion”.



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