Sono le di

Visibilità, una parola chiave

Visibilità, una parola chiave
Che cosa significa oggi visibilità? Cosa significa farsi trovare, farsi riconoscere...significa in pratica aumentare il volume di affari di un'azienda, di un'attività commerciale, significa rendere un prodotto, un marchio, un brand conosciuto ai più, desiderato, ricercato, rendersi indispensabili al mercato, significa dare luce ad un personaggio, dargli voce e parole, renderlo riconoscibile e affidabile.. Visibilità è oggi il sostantivo chiave della Comunicazione. Pubblicità è un vecchio nome ma non esiste più, esiste la Comunicazione, quella con la C maiuscola, perché ormai ha fagocitato tutto quanto significa DIRE, PARLARE, RACCONTARE, MOSTRARE… Ecco perché 365 modi per dire agli altri chi sei e cosa fai perché ogni giorno c’è una nuova idea per parlare di te e noi ce l’abbiamo. Comunicare ormai è il senso definitivo del porgersi agli altri, è l'immagine delle parole, parole che si muovono e raggiungono l’obiettivo, il pensiero che diventa messaggio. Ma non solo, non c’è soltanto l’immagine, e nemmeno solo la penna o la tastiera: c’è la voce. La voce che dice, che annuncia, che racconta, la voce che parla di te... Le soluzioni sono davvero molteplici, sfaccettate e assolutamente creative. Chiedi di noi...verificherai che possiamo essere una garanzia per la tua promozione sociale!!

Dire, fare, parlare, trecentosessantacinque modi per dire agli altri chi sei e cosa fai...

Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura"
Johann Wolfgang Goethe






Scorri gli ultimi articoli di Mgm Comunicarebene

Ciò che vedo in Città - Urban Watching


Mgm Comunicarebene ha sperimentato, con successo crescente, l'Urban watching o anche Urban Journalism. Solo foto, la
notizia viene dopo, e foto della città, del territorio, del luogo che calpestiamo
quotidianamente. 
C'è un occhio, il nostro, quello dei cittadini, che non vede le stesse cose dei giornali o della tv..piuttosto guarda intorno a sè e ciò che vede gli piace o non gli piace e vuole dirlo così, con una Foto... LA CITTA' CON I NOSTRI OCCHI...


La città parla. Una città può dire molte cose con le sue strade, i negozi, le opere incompiute o meno, i giovani, i cittadini tutti, le scritte sui muri, il traffico, le forze dell'ordine, le scuole, i tramonti, i paesaggi, i cassonetti, i cantieri aperti...Alcune cose si vedono a occhio nudo, altre meno, altre ancora sono nascoste.
D'un tratto, mentre vivevo qui da 12 anni mi sono guardata intorno e ho visto cose nuove, o forse solo con altri occhi, altre prospettive, e ho sentito di dover dire qualcosa con l'obiettivo...non belle o brutte foto, solo foto che dicano qualcosa.
Questa pagina parla di noi, di tutti noi che guardiamo il posto in cui viviamo con i nostri occhi e non con quelli della stampa, dell'amministrazione comunale e provinciale, delle telecamere delle piccole emittenti locali.

LA CITTA' E' SOTTO I NOSTRI OCCHI
Possiamo dire o catturare con l'obiettivo qualcosa che sarà guardata, vista, letta e considerata o soltanto semplicemente firmare un'immagine...Ciò che vediamo può diventare molto di più, suggerire idee, fare cose e fatti, inventarsi situazioni, creare storie...

COME NASCE QUESTA PAGINA???
In realtà non c'è una motivazione sociologica o filosofica particolare... sono una giornalista, questa è la prima motivazione, dunque abituata all'osservazione e all'osservazione oltre il primo sguardo....sono una blogger patita, un'esibizionista della parola e del fatto... ma troppe sono le parole, troppi i giornali, giornaletti, free press, portali online, piattaforme di news ecc...insomma, mamma quanto si parla e poi si finisce col dire tutti le stesse cose..
Così accade che quando vivi in una piccola città è più facile affezionarsi alle cose oppure averne la repulsione, forse perchè le vediamo tutti i giorni, gente cose posti, a Caserta in particolare è un pò sempre tutto uguale, molto statico. Però non è una città morta questa, ci sono vibrazioni, sensazioni, aspettative, rinascite...
Allora mi sono detta, mah, forse è come la guardiamo la città che deve cambiare, forse anche vedendo le stesse cose possiamo però guardarle con occhi diversi.
Così ho iniziato davvero a guardarmi intorno ed in effetti vedevo cose con uno sguardo nuovo, riuscivo a vederle. Perchè non condividere questa cosa allora? Facebook si usa per dire di tutto e di più, cose intelligenti e tante altre meno...perchè non riconoscersi nel luogo in cui si vive, prenderne parte in qualche modo, farlo proprio e allo stesso tempo parteciparlo...
Mi piace essere cittadina, portare il mio piccolo contributo, far conoscere agli altri cose, ma anche conoscere io stessa....mi piace non sputare nel piatto dove mangio ma nemmeno mangiare tutto senza gustarlo e chiederne gli ingredienti.
Insomma tutto questo è la motivazione di "Ciò che vedo in città". Mi piacerebbe tanto che diventasse ciò che vedo a Caserta, ciò che vedo a Salerno, ciò che vedo a Torino , ciò che vedo a Roma ecc ecc... che diventasse un movimento d'opinione senza opinioni, fatto di immagini e scatti catturati, un fenomeno leggero e senza secondi fini produttivi, tipo "passa il piacere" del meraviglioso film "Un sogno per domani" (http://it.movies.yahoo.com/u/un-sogno-per-domani/index-358311.html) dove un ragazzino dolcissimo crea il fenomeno di PASSA UN PIACERE... beh ho esagerato con l'intenzione di questa pagina, sto decisamente spocchiando...
Ad ogni modo se questa cosa diventerà soltanto un modo nuovo di guardare e vivere il posto in cui abitiamo, sarà già tanto...

buona vita!!!
Mariagrazia


L'Articolo del Mattino su Ciò che vedo in Città



















di Silveria Conte




Se vi capita di passeggiare per le strade di Caserta e dintorni e notare qualcosa che proprio non vi va giù, allora non vi resta che imbracciare la macchina fotografica o un semplice cellulare e immortalarlo. Ma perché la vostra denuncia non resti inascoltata una soluzione è quella di «postarla» sulla bacheca di «Ciò che vedo in città». Sono 560 per ora gli amici di un’interessante pagina facebook tutta casertana, moderata da Mariagrazia Manna, che vuole raccontare la città, i suoi vizi e le sue virtù, attraverso il social network più cliccato del momento. «C'è un occhio, il nostro, quello dei cittadini, che non vede le stesse cose dei giornali o della tv – recita la presentazione di “Ciò che vedo in città” - piuttosto guarda intorno a sé e ciò che vede gli piace o non gli piace e vuole dirlo così, con una foto. È la città con i nostri occhi». E scorrendo lungo la pagina virtuale in effetti c’è un po’ di tutto, dalle foto che testimoniano alcuni operai intenti ad asfaltare un tetto, senza però caschi e attrezzature di protezione, alla sosta selvaggia davanti alla Casa Comunale, da un pericoloso binario mal custodito nella zona di Parco degli Aranci alle lamiere di protezione dalla cancellata di una scuola in riparazione divelte dal vento. Ma Caserta per fortuna non è solo questo, e sa da un lato i cittadini, nei panni di improvvisati ma attenti reporter, denunciano mancanze e disservizi del capoluogo, dall’altra l’occhio attento degli amici di facebook regala agli internauti di tutto il mondo anche scorci mozzafiato delle colline casertane e angoli colorati di mercatini rionali, sgrammaticati annunci di vendita attaccati al parabrezza di un’Ape e “avvistamenti” dei sempre più rari pullman cittadini. «La città parla – prosegue Mariagrazia nella sua descrizione della pagina casertana - una città può dire molte cose con le sue strade, i negozi, le opere incompiute o meno, i giovani, i cittadini tutti, le scritte sui muri, il traffico, le forze dell'ordine, le scuole, i tramonti, i paesaggi, i cassonetti, i cantieri aperti...alcune cose si vedono a occhio nudo, altre meno, altre ancora sono nascoste». E l’augurio che la blogger fa a se stessa e alla sua iniziativa è che questa si moltiplichi e che magari diventi «un movimento d'opinione senza opinioni, fatto di immagini e scatti catturati, un fenomeno leggero e senza secondi fini produttivi». E qualcuno a questo appello ha già risposto. In pochissimo tempo sono nati infatti già due pagine satellite: «Ciò che vedo in città-Capua» e «Ciò che vedo in città –Marcianise/ Capodrise». E se il primo è ancora in fase embrionale in attesa dei contributi dei cittadini capuani, il secondo ha già sulla sua pagina alcuni scatti del teatro Mugnone di Marcianise (un edificio degli anni ’20 utilizzato per le prove dei lavori musicali e teatrali del San Carlo di Napoli dirette dal maestro Leopoldo Mugnone), di cui si attende il restauro, e il sistema di raccolta differenziata di un attento condominio di Capodrise.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mi Piace Mgm Comunicalaradio